mi piace viaggiare trovo che sia una delle cose più belle che ci siano, potessi avrei sempre la valigia pronta sotto il letto, un pò come si fa quando stai per partorire
con i ragazzi ci siamo presi spesso la settimana di pasqua, anticipando di un giorno le vacanze e posticipando il rientro a scuola o al lavoro, siamo riusciti a fare dei bellissimi giri con l’auto in europa
girare in auto è bellissimo: ti permette di entrare in paesi che non potresti vedere in altro modo perchè improvvisamente si spalancano di fronte a te; puoi decidere se procedere per la strada che ti eri proposto di fare o andare altrove… certo c’è il problema di dove dormire, anche perchè noi eravamo cinque, mica pochi da sistemare, però in un modo o nell’altro ce la siamo sempre cavata, solo tre volte abbiamo davvero rischiato di dormire in auto, una di queste proprio durante questo viaggio in spagna
cosa che non sapevo: i festeggiamenti della pasqua in spagna iniziano già la settimana precedente durante la quale ovunque ci sono processioni, fieste e turisti… compreso noi!
dopo avere visto il museo dalì a figueres, abbiamo deciso di fermarci li intorno a dormire per potere vedere il giorno dopo il castello di pubol dove vissero gala e dalì…magari fermandoci a girona… dove quel giorno c’era una delle più importanti processioni della spagna
quindi gira le ruote e cerca altrove… beh, alla fine stanchi morti perchè ne venivamo anche da una giornata di viaggio, abbiamo trovato le ultime due camere disponibili in un paesino vicino… in fondo è anche divertente
scendendo scendendo siamo arrivati a valencia… tra la ricerca dell’albergo che deve essere in centro ( cosa siamo venuti a fare per un solo giorno se non possiamo vedere il cuore del posto scelto?) e possibilmente non appartenente ad una catena perchè non hanno “anima”, avevamo fatto un poco tardi anche per gli standard spagnoli quindi, il mio dolce e tranquillo compagno della vita ha preferito riposarsi… respirando un poco senza moglie e figli ululanti intorno
questo poteva fermarmi???
la scelta del cibo non aveva ovviamente grandi spazii: paella!!!!
siamo andati in un ristorante del centro storico consigliato da un amico e direi proprio un ottimo consiglio
il gentilissimo ristoratore mi ha dato la ricetta, mi ha fatto entrare in cucina per vedere alcuni trucchi ed ingredienti e come se non bastasse mi ha indicato i posti migliori per acquistarli prima della mia partenza
paella valenciana mixta
ingredienti ( le quantità vanno a vostro gusto o desiderio)
cipolla tritata
pimenton della vera ( paprica affumicata tipica spagnola )
olio evo
zafferano
pomodori
piselli
taccole
peperone rosso
fagioli bianchi di spagna
pollo a pezzi
cozze ( giusto per saperlo a genova si chiamano muscoli)
chorizo ( speciale salsiccia stagionata spagnola)
gamberi
totani
limone
prezzemolo
riso tipo “bomba”
brodo di verdura o di pollo leggero più il liquido dei muscoli
sale pepe qb
procedimento
usate la paellera: una padella larga e bassa assolutamente in ferro leggero con manici piccoli adatta poi ad essere messa in forno
fate rosolare nell’olio il pollo molto bene ed abbastanza a lungo, quindi mettetelo da parte
ora rosolate le cipolle ed aggiungete il pimenton: ha un sapore persistente quindi non esagerate, al massimo potete sempre aggiungerne
unite le verdure:
le taccole a pezzotti, i peperoni senza pelle e tagliati a piccole falde, i piselli ed i fagioli bianchi
fate prendere gusto quindi unite i totani fatti a rondelle, il chorizo a fette non troppo sottili
a questo punto dovete aggiungere il riso
questo è l’ingrediente principe e non bisogna sbagliare: in spagna esiste un tipo di riso adeguato a questo piatto: il riso bomba. è un riso a chicco piccolo con non molto amido sostituibile in italia solo con il vialone nano: vi prego davvero caldamente di non usare riso perboiled!!
fate tostare il riso nel fondo preparato, aggiungete qualche pomodoro maturo spellato e schiacciato, lo zafferano, il brodo ed aggiungete il pollo rosolato
a questo punto non coprite la paellera e soprattutto non mescolate più!!!!
il rischio è di fare un risotto e non una paella e sentirete la differenza
preparate i gamberi sgusciandoli ed eliminando il filetto centrale tenendone almeno uno per commensale per decorare il piatto che al contrario lascerete intero
preparate i muscoli facendoli aprire e tenendo la loro acqua che aggiungerete al brodo per ravvivarne il gusto
quando il riso diventa asciutto e quasi pronto unite i muscoli, i gamberi ed i gamberoni ed ora: mettete in forno caldo caldissimo solo finchè il riso sul bordo della paellera non inizi a fare la crosticina ( per altro la parte più buona del riso)
spargete sopra il prezzemolo, decorate con spicchi di limone che andranno poi leggermente spremuti sul riso e servite
velbekomme
ps: il ristoratore mi spiegò questo sulla paella: è un piatto povero e conviviale che mangiavano i contadini nel momento di sosta dal lavoro. valencia è costruita vicino alla foce del fiume turia quindi circondata da paludi, ciò che si metteva dentro questo piatto era quello che si trovava… lumache e coniglio erano gli ingredienti principi insieme alle verdure più comuni del posto : in inverno si aggiungono i carciofi a fette
a valencia i puristi separano gli ingredienti di terra da quelli di mare mentre ormai la forma più conosciuta di questo piatto davvero squisito è quella ottenuta con entrambi
Valencia mi manca ed è una tappa che mi piacerebbe mettere nella mia lista dei posti da vedere! Complimenti per il post!