avete presente la madeleine prustiana? quella pasta meravigliosa che proust inzuppa nel tea che la zia léonie gli offre e che scatena in lui infiniti ricordi???
oggi ho preparato il pesce spada all’aghiotta, la mia madeleine personale
quando ero piccola… beh un tot di tempo fa… una volta all’anno, mia mamma preparava un sontuoso pranzo per i clienti genovesi di papà a cui interveniva sempre una anziana ( per me allora…chissà magari aveva la mia età di adesso… giovanissima!!!!) affascinante e tostissima signora norvegese di nome molly che mi raccontava sempre incredibili storie della sua vita
questi pranzi venivano soprannominati: la stoccafissata anche perchè il piatto re della giornata era lo stocco all’aghiotta, rimembranza dell’infanzia materna, nata e vissuta solo per qualche anno a messina
mmmmm che buono! credo sia il modo più godurioso per mangiare lo stoccafisso
in sicilia si fa quasi nello stesso modo anche il pesce spada ed avendolo oggi….
pesce spada all’aghiotta
per 5 persone
ingredienti: dati senza peso perchè tutto va veramente a piacere e gusto
pesce spada a fette tagliate poi a metà e tolto l’osso rimanente
cipolla tritata, tanta
sedano tritato, tanto
filetto di acciuga sott’olio, solo per dare gusto, io ne ho messi 4
pinoli tostati
capperi dissalati
uvetta sultanina
uvetta di corinto
olive verdi
salsa di pomodoro ottima
vino bianco
prezzemolo
aglio
peperoncino, pochissimo
olio evo
sale e pepe bianco
preparazione
in un largo tegame, a fuoco dolce, fate imbiondire in olio evo la cipolla tritata non troppo finemente insieme alle acciughe, che si scioglieranno, ed al sedano
aggiungete l’uvetta avendola solo lavata, i capperi, l’aglio ( se desiderate un gusto più accentuato tritatelo) il pizzico di peperoncino ( non deve diventare piccante ma solo più saporito) quindi spruzzate mezzo bicchiere di vino bianco e fate evaporare
fate amalgamare bene tutti i sapori quindi aggiungete della buonissima passata di pomodoro, fosse fatta da voi con pomodori ” veri” sarebbe il massimo
salate a piacere, tenendovi un pò indietro visto che sia i capperi che il pesce sono già sapidi
ora coprite il tegame e fate sobbollire il sugo per una buona mezz’ora; tenetelo d’occhio e se dovesse asciugarsi troppo aggiungete un poco di acqua, dovrà restare morbido
a questo punto inserite i filetti di pesce spada,le olive verdi,i pinoli tostati,un poco di pepe bianco macinato al momento, aumentate il calore in modo sostenuto, lo spada se cuoce dolcemente diventa stopposo, dopo poco voltate i filetti in modo che non si disperdano i liquidi
coprite e fate cuocere; qui interviene la vostra sapienza: il pesce spada non deve assolutamente cuocere troppo pena il diventare immangiabile… a seconda dell’altezza che avete dato alle vostre fette,alte restano più morbide e succose, sarà di conseguenza maggiore o minore il tempo ma si parla sempre di minuti… io ci ho messo cinque minuti, sempre coperto
non toccate più il pesce ma fate roteare il tegame sempre con il coperchio, in modo che il sugo non attacchi sul fondo.
impiattate e spolverizzate con un poco di prezzemolo tritato
velbekomme
ricordatevi di servire questa meraviglia con tanto pane a fette, leggermente abbrustolito e se vi piace, sfregato poi con un pezzetto di aglio…farsi su il sugo rimasto sarà un momento di estasi… sempre che invece non lo vogliate per condire un bel piatto di spaghetti