mio marito è goloso di pandolce, quindi perchè non farlo anche quando c’è caldo??? si beh, non è proprio una cosina leggera ma è proprio buono la mattina pucciato nel caffè… ed il buon giorno si vede dal mattino!
noi a genova non abbiamo panettoni, quelli alti e morbidi tipo milano per intenderci; qui esiste il pandolce in due varianti:alto o basso
il prodotto più antico è quello alto fatto con gli stessi ingredienti dell’altro( i liguri non hanno tanta fantasia, trovata una via non si cambia proprio) però l’agente lievitante è il lievito madre qui detto crescente; il pandolce basso è della metà dell’ottocento e praticamente non è altro che una pasta frolla arricchita da frutta candita ed altro con del lievito chimico o baking
la tradizione ligure natalizia prevede che il più giovane della famiglia infili un ramoscello di alloro nel centro del dolce,alloro che sarà tolto dal più anziano che avrà anche l’onore di tagliarlo
del pandolce verranno messe da parte due fette: la prima per eventuali questuanti che arrivassero, la seconda viene conservata e consumata il 3 di febbraio, giorno di san biagio, protettore della gola
ingredienti
750 gr farina ww 130-150
1 dl acqua fredda
350 gr uvetta sultanina
100 gr arancia candita a pezzetti
50 gr cedro candito a pezzetti
50 gr zuccata candita a pezzetti
100 gr pinoli
200 gr zucchero
40 gr miele
200 gr burro
2 uova
20 gr baking
acqua fiori d’arancia qb ( acqua non estratto!)
marsala qb
1 cucchiaio scarso di semi di finocchietto selvatico
sale
preparazione
mettere a bagno l’uvetta sultanina, precedentemente sciacquata, nel marsala e farla riposare per più tempo possibile in modo che ne sia ben imbibita
lavorare il burro con lo zucchero ed un pizzico di sale quindi aggiungere il miele e le uova. lavorare bene senza montare finchè non si ottiene un composto morbido ma composto
unire la frutta candita, l’uvetta strizzata, i pinoli e il finocchietto selvatico mescolando bene perchè tutto sia omogeneo
mescolare la farina con il baking ed a questo unire il composto preparato. impastare bene facendo distribuire la frutta candita in tutta la massa aggiungendo l’acqua, un cucchiaio di marsala, due cucchiai di acqua di fiori d’arancia ( queste sono le dosi degli aromi per il mio personalissimo gusto)
impastare bene quindi dare la forma: una cupoletta che viene ben schiacciata sulla sommità, fare dei tagli leggeri sulla superficie orizzontali e verticali, ancora meglio in sbieco
infornare in forno caldo a 180° -170° per circa 1 ora
sfornate e cercate di non bruciarvi il naso sentendo il profumo inebriante del dolce che comunque avrà invaso tutta la vostra cucina
velbekomme
Raffaella!!
Non sapevo anche tu avessi un blog!!!
Un abbraccio
monica
P.S.
Amo il nostro pandolce..
Dev’essere buonissimo!!
In effetti lo è … Provalo dai… Se nn hai voglia di aprire il forno acquistalo perché è insuperabile se fatto bene ❤️